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Spaghetti, pollo, insalatina

Spaghetti, pollo, insalatina

Archivi della categoria: Sfizi

Lo sapevate che il basilico…

15 sabato Nov 2014

Posted by stefaniabuc in Bevande, In viaggio, Sfizi

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basilico, India, tisana, zenzero

basilico

… ha un uso terapeutico?

Sicuramente anche le nostre nonne lo utilizzavano per curare piccoli disturbi ma io l’ho scoperto in India.
A noi il suo profumo parla di sole, di estate, di cucina semplice e saporita, di aromi mediterranei. Il basilico infatti ama il caldo, il sole e l’umidità.
In altri paesi invece questa erba aromatica è sacra. In India rappresenta le qualità di divinità indiane. Gli induisti consacrano al basilico, il cui nome indiano è Tulsi, una festa autunnale nel giorno di luna piena a cavallo tra novembre e dicembre.
Al sacro basilico si attribuiscono proprietà magiche. E’ considerato un tesoro prezioso per gli esseri umani e viene celebrato in molti modi.
Il basilico è presente anche in un discorso di Shiva nel Padmapurana (24.2), uno dei testi religiosi hindu dove si narra la storia dell’universo e la genealogia di re, eroi e saggi.
“Oh Narada, dove cresce Tulsi non c’è miseria. Tulsi è la più sacra tra le cose sacre. Dovunque la brezza spiri la sua fragranza, c’è purezza. Vishnu elargisce benedizioni a chi cura e coltiva Tulsi. E’ sacro perché Brahma abita le sue radici, Vishnu è nel suo stelo e nelle foglie e Rudra risiede nei fiori”.

Il basilico è presente in tutti i  giardini delle case indù.
Una delle signore indiane  che ci ha ospitato nella sua casa di Munnar, sulle montagne del  Kerala,  ci ha mostrato con orgoglio il cespuglio di basilico che ornava il portico della sua casa.
Ha preso delle foglie e le ha sfregate sulla nostra pelle. “Così si allontanano le zanzare!”. E lì ce n’erano veramente tante!
Poi ha cominciato a parlarci dei rimedi che si possono preparare con il basilico.
Ecco il più utile in questa stagione, una tisana per la tosse. Continua a leggere →

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Uomini in cucina

12 domenica Ott 2014

Posted by stefaniabuc in Antipasti, Hanno detto, Sfizi

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baguette, cipolla, gruyere, lime, mango, miele, parmigiano, prosciutto, rucola, yogurt, zenzero, zucchero di canna

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“Ci sono uomini che cucinano, e anche bene. Per un solo piatto spendono quanto tu in una settimana, sporcano tutte le pentole e prendono un cucchiaio pulito ogni volta che devono assaggiare qualcosa”
Ina Van Der Beugel  (1914-2003)
giornalista olandese molto popolare negli anni  50 per  lo stile ironico e brillante con cui descriveva i rapporti interpersonali tra uomini e donne e le infinite questioni  domestiche
autrice de “QUELLO CHE EVA PENSA DI ADAMO- QUELLO CHE ADAMO PENSA DI EVA”.

E allora per evitare di mettere in disordine la cucina e sporcare tutte le pentole qualche suggerimento per un pasto veloce e “pulito”. Per utilizzare magari qualche avanzo in cucina … carne, verdura, pollo, tonno, formaggio Continua a leggere →

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Oscar Wilde e il sandwich al cetriolo

28 mercoledì Mag 2014

Posted by stefaniabuc in Hanno detto, In viaggio, Sfizi

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burro salato, cetriolo, pane, pepe, sandwich, tè, Wilde

PaperArtist_sandwich

“Tutti gli uomini sono dei mostri; non c’è altro da fare che cibarli bene: un buon cuoco fa miracoli”.
Oscar Wilde  ( 1854 -1900)
poeta, drammaturgo, esperto di cibo e vino, conoscitore e frequentatore dei migliori ristoranti alla moda.
Al cibo sono dedicati alcuni suoi memorabili aforismi e questo ne è un esempio.

Oscar Wilde evoca una semplicissima ricetta, un classico della tradizione inglese: il “Sandwich al cetriolo”. Spuntino del pomeriggio, immancabile compagno del tè delle cinque, il sandwich è citato nelle sue opere come simbolo delle convenzioni, della rigidità e della severità di costumi della società vittoriana.

Pochi gesti, rapida esecuzione.

Togliete il bordo a 2 fette di pane da toast e spalmatele con del burro salato, prima ammorbidito a temperatura ambiente. Tagliate sottilmente delle fettine di cetriolo e privatele della buccia che è la parte più amara.  Le fette di cetriolo vanno poi leggermente salate perché possano perdere l’acqua in eccesso.  Scolatele e asciugatele con carta assorbente e poi sistematele sulla prima fetta di pane. Cospargete sui cetrioli un po’ di pepe macinato al momento. Il pane può essere bianco, integrale, o ai cereali. Va sempre bene.
Chiudete il sandwich con la seconda fetta di pane e lasciatelo in frigo, ricoperto con della pellicola trasparente. Semplice, no? Continua a leggere →

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Da Mumbai a casa nostra: la lunchbox

06 giovedì Feb 2014

Posted by stefaniabuc in In viaggio, Primi, Sfizi

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Tag

cinema, cumino, curcuma, lavoro, limone, lunchbox, mostarda, peperoncino, pranzo, riso, schiscetta, spezie, zenzero

lunchbox3

E’ la moda del momento. La lunch box. La  schiscetta, la gavetta, il portapranzo , il portavivande di antica memoria, tipico contenitore d’alluminio utilizzato dal dopoguerra in poi da operai e impiegati che ripetevano sul luogo di lavoro il rito del pranzo tradizionale, ritrovando i sapori e gli odori della cucina di mamme e mogli.
Il panino al bar è ormai superato . Preparare a casa il pranzo è diventata una necessità. Si risparmia, si mangia in modo sano, si riutilizzano gli avanzi, si ottimizza e si segue la moda del momento dimostrando di essere al passo con i tempi di crisi economica.
Da un recente monitoraggio  si è scoperto  che oggi  il 73% degli italiani preferisce portarsi il pranzo da casa.
Non abbiamo scoperto nulla,però!
La lunch box esiste in India da oltre 100 anni. Ce lo ricorda un recente delizioso film indiano che si chiama proprio  “Lunch box”.
A Mumbai sono un’istituzione i cosiddetti  dabbawallahs , particolari pony express che normalmente in bicicletta consegnano ogni giorno quasi 200 mila pasti caldi negli uffici della città. Continua a leggere →

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Panino bianco e verde

01 lunedì Apr 2013

Posted by stefaniabuc in Sfizi

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pane

panino

Scegliere un pranzo veloce. Mangiare un panino.  Subito la prima immagine è quella di un anonimo bar, di un pasto in piedi , di prodotti che hanno sempre gli stessi sapori, di poca fantasia negli accostamenti di cibi.

Preparare un panino in casa, scegliendo gli ingredienti, oppure usando la fantasia per utilizzare quello che già si ha a disposizione in frigo , dà il senso vero della libertà.  Qui non si mangia un panino per mancanza di tempo. Si mangia un panino per il piacere di prepararlo e di tornare così indietro all’infanzia, all’immagine di mamme e nonne attente a mettere nella “pagnottella”  gusti accattivanti, appetitosi e soprattutto genuini.

Se mi viene voglia di prepararmene uno, allora cerco di mettere insieme i miei cibi preferiti,anzi meglio, due delle categorie di cibo che non mancano mai nel mio frigo: le verdure e i formaggi
Ecco quello che serve: pane, cicoria, stracchino, olio, sale, aglio, peperoncino.

Entro nel dettaglio.
Il pane è la rosetta, grande, friabile ,con poca mollica.
Prima preparo la verdura. Scelgo la cicoria che va lessata in molta acqua e senza sale.  In questo modo conserva tutto il suo valore nutritivo. A me piace la verdura molto cotta, ma scegliete voi il tipo di cottura che vi piace di più. Quando penso che la cicoria abbia raggiunto la giusta consistenza, la scolo e strizzo l’acqua in eccesso. Intanto prendo una padella e verso due cucchiai di  olio. Faccio scaldare uno spicchio d’aglio e poi aggiungo la cicoria, un po’ di peperoncino e il sale. Stavolta non lo dimenticate.

Lascio cuocere per una decina di minuti. Poi tolgo l’aglio e inizio a “montare” il panino.
Taglio la rosetta e spalmo l’interno con abbondante e morbido stracchino. Mi raccomando su tutte e due i lati. Ora  è  il momento di ospitare la cicoria che si adagia sullo stracchino e quando la rosetta si chiude viene abbracciata completamente da una bianca morbidezza.

Schiaccio bene con le mani il pane per far penetrare bene il succo della cicoria e poi rimane una sola cosa da fare: addentare!

Non dimenticate che ci sono infinite  varianti. Spazio alla fantasia!
–Spinaci e mozzarella: mi raccomando scolate bene il siero!
– Scarola e caciottina dolce: cuocete la scarola con uvetta, pinoli e olive nere
– Radicchio e gorgonzola: che dire? Unione perfetta.
Potete usare  il radicchio crudo che è un po’ amaro, oppure cuocerlo facendolo appassire con poco olio e una spruzzata di vino.

Vi  vengono in mente  altri matrimoni di sapori?

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Stefania

l'autrice di questo blog

Grazie a Fred Bongusto e a Franco Migliacci per la generosità con cui mi hanno concesso le loro famose parole per il titolo di questo blog: l’incipit della canzone “Spaghetti a Detroit”.

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