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cut 2

I grandi cuochi si riconoscono soprattutto dalle cose semplici.
Un tocco di Sicilia e il gioco è fatto! Arance, capperi, mandorle e basilico.
Questa ricetta di Filippo La Mantia l’ho provata più e più volte e sempre con successo. La trovate nel suo libro “Oste e cuoco”, una miniera di idee e ricette.

pesto agli agrumi

Ingredienti
200 g  mandorle  spellate
50 g  capperi  sotto sale
50 g olio
4 arance
un mazzetto di basilico

Sbucciate le arance. Mettete nel mixer la loro polpa.
Aggiungete le foglie di basilico precedentemente lavate e asciugate, le mandorle, i capperi dissalati e l’olio. Frullate per qualche minuto. Dovete ottenere un pesto omogeneo. La salsa è pronta.
Si può utilizzare a crudo per condire pasta, riso, insalata o cous cous.
Consiglio anche di surgelare la salsa in vasetti di vetro. E’ un ottimo condimento di emergenza!
A piacere  si possono fare alcune variazioni sul tema.
L’arancia può essere sostituita dal limone.
Alle mandorle si possono sostituire i pinoli.
I pomodori  secchi messi a bagno nell’acqua calda possono prendere il posto degli agrumi e dare un sapore deciso al pesto.
Al basilico si possono aggiungere menta e origano.
I capperi sono però insostituibili! 

Il cappero, dal fiore particolarissimo, lo possiamo trovare in diverse regioni italiane. Ne esistono due specie. La specie Capparis spinosa, presente soprattutto al sud  e sulle isole è coltivata a terra. Ha spine in prossimità dell’attaccatura della foglia sui rami. La specie Capparis inermis , priva di spine, è invece coltivata in tutte le regioni d’Italia e attecchisce su scarpate rocciose e vecchi muri.
Volete provare a coltivare il cappero in vaso?
Attenzione però! Questo piccolo arbusto non sopporta  ristagni idrici prolungati e muore se la terra è intrisa d’acqua, nonostante poi abbia bisogno di annaffiature frequenti. Teme al tal punto il ristagno che si è adattato al territorio. Nel sud, dove è difficile che l’acqua ristagni, cresce a terra. In altre regioni , dove in inverno le piogge sono frequenti,  cresce sui muri e tra le rocce dove è impossibile l‘accumulo di acqua.

Pronti allora per preparare le nostre piantine di cappero da coltivare sul balcone?Procuratevi  un vaso di terracotta, del materiale drenante come sassi, argilla espansa o cocci da porre sul fondo del vaso e del  terriccio universale  unito a terra di campo e sabbia.
Ponete sul fondo del vaso il materiale drenante. Riempitelo poi per tre quarti con terra e  sabbia  ben mescolate. Prendete la piantina di cappero mantenendo integra la zolletta di terra. Appoggiate la piantina sulla terra del vaso e aggiungete altro terreno fino a ricoprire tutta le radici,  premendo bene, soprattutto verso le pareti del vaso. Lasciate il colletto del cappero scoperto dal terreno. Annaffiate con abbondanza e a più riprese. Mettete  qualche  granulo di concime solido o  poche cl di soluzione liquida.
Ponete il vaso con i capperi in una zona assolata o semi assolata durante la stagione estiva. Annaffiate cercando di mantenere la terra umida ma non fradicia. Se la terra si secca completamente il cappero muore in pochi giorni. La pianta in inverno va protetta dall’acqua piovana e dal gelo, oltre che dal caldo artificiale. Va inoltre potata appena perde tutte le foglie, accorciando i rametti fin quasi alla base del fusto. Anche in inverno annaffiate ogni tanto per evitare che la terra secchi completamente.

In cosmesi  si utilizza un infuso di boccioli di cappero. Si imbeve una garza sterile e si applica sulle zone arrossate e colpite da couperose e da varici.

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