
“il contadino
tira tira tira
tira la carota
la carota tira
ma quella resta lì…
il gatto flic
il cane bobi
la figlia pinuccia
il figlio toto’
la moglie catlina
il contadino
tiran tiran tiran
tira la carota
la carota tiran
ma quella resta lì…
la carota scappa
scappa la carota
la carota scappa
nessun la prendera’
acchiappa acchiappa acchiappa
acchiappa la carota la carota acchiappa
nessun la prenderà.”
Gianni Rodari nel suo racconto “La grande carota” narra di una enorme carota arancione in fuga dai contadini che volevano raccoglierla.
Nonostante i grandi sforzi di tutta la famiglia la carota non fu mai catturata.
Sapevate però che le carote in origine erano viola?
Quelle di colore arancione, che conosciamo oggi, vennero selezionate nel diciassettesimo secolo da orticoltori olandesi che cercarono di produrre carote di colore arancio, in omaggio alla famiglia reale d’Olanda, gli Orange.
Non fu una trasformazione avvenuta in laboratorio ma nei campi. Qui gli agricoltori olandesi, partendo da un seme di carota proveniente dall’Africa del nord, nel giro di qualche anno arrivarono a produrre una carota arancione.
Le prime notizie sulla coltura della carota in Italia risalgono al 1700.
Alimento poco calorico e quasi senza grassi, ricco di fibre, sali minerali, vitamine, potassio, zuccheri, calcio e betacarotene, le carote stimolano la produzione di succhi gastrici, aiutano la digestione e svolgono un’azione diuretica e purificatrice del sangue.
E non è finita qui. Contribuiscono anche a mantenere morbida la pelle, aiutano la vista, proteggono le mucose della bocca, del naso, della gola e dei polmoni, combattono gli agenti inquinanti e ci proteggono dalle infezioni.
Quanti benefici!
Come utilizzare allora le carote e renderle appetitose?
Ecco un primo piatto molto semplice.
PASTA ALLE CAROTE
Ingredienti per 4 persone
400 gr. di carote
un bicchierino di cognac
olio
sale
pasta corta 400gr.
prezzemolo
200 gr. di scamorza affumicata Continua a leggere →
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