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Spaghetti, pollo, insalatina

Spaghetti, pollo, insalatina

Archivi Mensili: aprile 2013

Plin Plin Polpettin

03 mercoledì Apr 2013

Posted by stefaniabuc in Antipasti, Secondi

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arancio, salse, spinaci

Ci siamo.  Sono pronta.
Ecco la mia prima vera ricetta per voi.
POLPETTE DI SPINACI CON SALSA ALL’ARANCIA
E’ un secondo ma anche un antipasto.
E’ un piatto che può essere preparato con un certo anticipo e riscuote sempre un discreto successo. E’ “vegetariano” ma mette d’accordo ortodossi e buongustai onnivori pronti a divorare tutto.
L’ho cucinato recentemente per un aperitivo con i miei amici colleghi. Abbiamo inaugurato così i VENERDI’ DELL’APERITIVO A CASA DI …
Ma questa è un’altra storia e ve ne parlerò presto.

Ecco i dettagli della ricetta. Provata e riprovata!

Prima di tutto gli ingredienti
per  l’IMPASTO
800 gr. spinaci
1 uovo intero
4 cucchiai di grana grattugiato
1 rametto di maggiorana (oppure 2 cucchiai di  maggiorana in polvere)
60 gr. pangrattato
Noce moscata
Olio per friggere
Pepe e sale

per la SALSA ALL’ARANCIA
150 gr. di maionese
1 arancia
qualche goccia di tabasco ( a piacere)
Sale

E ora mettiamoci all’opera.
Lavate gli spinaci. Metteteli, ancora sgocciolanti, in una pentola capiente. Unite un cucchiaino di sale grosso. Cuocete a fuoco alto per 5 minuti. Scolateli e lasciateli raffreddare. Poi strizzateli bene con le mani e tritateli  con un coltello.
Ora mettete gli spinaci in una ciotola. Aggiungete la maggiorana, l’uovo sbattuto, il grana, il pangrattato. Mescolate e insaporite con un pizzico di sale fino, il pepe e la noce moscata. Qui non ci sono dosi precise. Dovete assaggiare e farvi guidare dal vostro gusto. A me piace esagerare con la noce moscata. Non tutti hanno però questa passione insana.
Mescolate gli ingredienti  con le mani. Sì, proprio con le mani, come faceva mia nonna. In questo modo si raggiunge la fusione perfetta tra gli ingredienti. Preparate  le polpette e passatele nel pangrattato prima di friggerle in olio abbondante. Io uso quello di semi.
Sgocciolate le polpette su carta assorbente e salate, se necessario.

Passiamo alla preparazione della salsa.
Lavate l’arancia e grattugiatene la buccia. Spremete il succo di mezzo frutto. In una ciotola versate maionese, succo e scorza di arancia, qualche goccia di tabasco e  sale. Anche qui entrano in gioco i vostri gusti personali. Io metto un po’ di tabasco e poi assaggio e assaggio finché arrivo alla giusta “piccantezza” per me.
A questo punto lasciate riposare la salsa in frigorifero per 30 minuti.
L’ asprezza dell’arancio si lega perfettamente al gusto degli spinaci. Mettete la salsa in una ciotola e lasciate che i vostri ospiti se ne servano a piacere. L’intingolo nasce per arricchire semplici polpette di spinaci ma poi ti rapisce. Vedrete che arriveranno ad abusarne fino a spalmarlo ovunque.

E a questo proposito un suggerimento spassionato nato dall’esperienza. Tostate del pane e ricopritelo con questa salsa all’arancia. E’ un veloce antipasto da  preparare anche all’ultimo momento.

Sentite cosa mi ha ispirato questa ricetta. Una buffa poesia sull’onda dei ricordi infantili.

PLIN PLIN POLPETTIN
Cerca uova e maggiorana,
pangrattato e unisci il grana.
Gli spinaci li hai lessati?
Sei sicuro, li hai asciugati?
Olio caldo , che calore,
si ravviva il tuo pallore!
Il segreto è la mistura,
non di men la doratura.
Nella stanza un forte odore?
Ma mangiarle è buonumore.
Che contiene la salsina?
Un po’ di suspense non rovina.

E’ un piccolo esercizio che facciamo nelle cene tra amici o nelle nostre gare di cucina. Scrivere piccole storie o poesie ispirate al cibo che portiamo in tavola.

 

 

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Giuseppe Tomasi di Lampedusa

01 lunedì Apr 2013

Posted by stefaniabuc in Aperitivi, Hanno detto

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maccheroni

“L’oro brunito dell’involucro, la fraganza di zucchero e di cannella che ne emanava, non era che il preludio della sensazione di delizia che si sprigionava dall’interno quando il coltello squarciava la crosta: ne erompeva dapprima un fumo carico di aromi e si scorgevano poi i fegatini di pollo, le ovette dure, le sfilettature di prosciutto, di pollo e di tartufi nella massa untuosa, caldissima dei maccheroni corti, cui l’estratto di carne conferiva un prezioso color camoscio.”

Giuseppe Tomasi di Lampedusa  1896 – 1957
Il Gattopardo

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Woody Allen

01 lunedì Apr 2013

Posted by stefaniabuc in Hanno detto

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Woody Allen

 

“Non mangio mai ostriche. Il cibo mi piace morto. Non malato, né ferito, morto.”

Woody Allen – New York 1935

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Arancio, che passione!

01 lunedì Apr 2013

Posted by stefaniabuc in Primi, Secondi

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arancio, risotto

arancia

I miei piatti preferiti sono spesso a base di frutta. Adoro l’unione di dolce e salato, quell’alternanza di sapori nello stesso piatto, la sorpresa e la confusione di gusti che variano continuamente  a ogni boccone.
E tra i frutti che scelgo di mettere in padella il principe è l’arancio. L’asprezza è mitigata dalla carne, dalla verdura, dal riso che lo accompagna di volta in volta
Inserisco gli spicchi in un piatto e sperimento il nuovo sapore che si crea.

L’arancio nel mio risotto con lo stracchino lo ha reso uno dei miei cavalli di battaglia in cucina.Quando invito per la prima volta le persone nella mia casa quello è il mio biglietto da visita.
L’arancio in una insalata di finocchi e olive rende semplice e veloce una cena improvvisata con amici.
L’arancio in una triste insalata verde dà dignità e gusto a un pranzo frugale e veloce. Mi ricorda le vacanze siciliane, quelle vacanze in cui da giovani si era costretti a nutrirsi con pochi soldi.
Inconsciamente forse da lì arriva  l’interesse per la commistione di sapori. E’ da lì che si è sviluppato il piacere di sperimentare i gusti unendo ingredienti tradizionalmente poco compatibili. E’ da lì che nasce la mia passione per il cibo e la cucina. 

Oltre che gustoso l’arancio fa bene alla salute. Scopri tutte le sue proprietà nutritive.

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Panino bianco e verde

01 lunedì Apr 2013

Posted by stefaniabuc in Sfizi

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pane

panino

Scegliere un pranzo veloce. Mangiare un panino.  Subito la prima immagine è quella di un anonimo bar, di un pasto in piedi , di prodotti che hanno sempre gli stessi sapori, di poca fantasia negli accostamenti di cibi.

Preparare un panino in casa, scegliendo gli ingredienti, oppure usando la fantasia per utilizzare quello che già si ha a disposizione in frigo , dà il senso vero della libertà.  Qui non si mangia un panino per mancanza di tempo. Si mangia un panino per il piacere di prepararlo e di tornare così indietro all’infanzia, all’immagine di mamme e nonne attente a mettere nella “pagnottella”  gusti accattivanti, appetitosi e soprattutto genuini.

Se mi viene voglia di prepararmene uno, allora cerco di mettere insieme i miei cibi preferiti,anzi meglio, due delle categorie di cibo che non mancano mai nel mio frigo: le verdure e i formaggi
Ecco quello che serve: pane, cicoria, stracchino, olio, sale, aglio, peperoncino.

Entro nel dettaglio.
Il pane è la rosetta, grande, friabile ,con poca mollica.
Prima preparo la verdura. Scelgo la cicoria che va lessata in molta acqua e senza sale.  In questo modo conserva tutto il suo valore nutritivo. A me piace la verdura molto cotta, ma scegliete voi il tipo di cottura che vi piace di più. Quando penso che la cicoria abbia raggiunto la giusta consistenza, la scolo e strizzo l’acqua in eccesso. Intanto prendo una padella e verso due cucchiai di  olio. Faccio scaldare uno spicchio d’aglio e poi aggiungo la cicoria, un po’ di peperoncino e il sale. Stavolta non lo dimenticate.

Lascio cuocere per una decina di minuti. Poi tolgo l’aglio e inizio a “montare” il panino.
Taglio la rosetta e spalmo l’interno con abbondante e morbido stracchino. Mi raccomando su tutte e due i lati. Ora  è  il momento di ospitare la cicoria che si adagia sullo stracchino e quando la rosetta si chiude viene abbracciata completamente da una bianca morbidezza.

Schiaccio bene con le mani il pane per far penetrare bene il succo della cicoria e poi rimane una sola cosa da fare: addentare!

Non dimenticate che ci sono infinite  varianti. Spazio alla fantasia!
–Spinaci e mozzarella: mi raccomando scolate bene il siero!
– Scarola e caciottina dolce: cuocete la scarola con uvetta, pinoli e olive nere
– Radicchio e gorgonzola: che dire? Unione perfetta.
Potete usare  il radicchio crudo che è un po’ amaro, oppure cuocerlo facendolo appassire con poco olio e una spruzzata di vino.

Vi  vengono in mente  altri matrimoni di sapori?

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Stefania

l'autrice di questo blog

Grazie a Fred Bongusto e a Franco Migliacci per la generosità con cui mi hanno concesso le loro famose parole per il titolo di questo blog: l’incipit della canzone “Spaghetti a Detroit”.

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