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Spaghetti, pollo, insalatina

Spaghetti, pollo, insalatina

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Pesto agli agrumi

08 giovedì Gen 2015

Posted by stefaniabuc in Libri dolci e salati, Primi, Salse

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Tag

arance, basilico, capperi, Filippo La Mantia, limone, mandorle, menta, olio, pinoli, Sicilia

cut 2

I grandi cuochi si riconoscono soprattutto dalle cose semplici.
Un tocco di Sicilia e il gioco è fatto! Arance, capperi, mandorle e basilico.
Questa ricetta di Filippo La Mantia l’ho provata più e più volte e sempre con successo. La trovate nel suo libro “Oste e cuoco”, una miniera di idee e ricette.

pesto agli agrumi

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“La parte più tenera” di Ruth Reichl … con ricetta a sorpresa

26 venerdì Dic 2014

Posted by stefaniabuc in Dolci, Libri dolci e salati

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burro, cibo, donne in cucina, essenza di vaniglia, farina, mele, storie, zucchero

La parte più tenera cut

Una saga familiare.
Un filo lega le vite e le storie che si costruiscono attraverso i decenni: il cibo.
Donne poco propense a stare ai fornelli. Governanti sempre pronte a soddisfare i bisogni, le richieste, i gusti di adulti e bambini.
I rituali della tavola e della cucina. L’iniziazione ai sapori e agli odori . Gusto per il cibo. Curiosità. Ingenuità. Passione.
In questa atmosfera di un’America anni 70 cresce la protagonista, la stessa Ruth Reichl, autrice de “La parte più tenera”, scrittrice, critica gastronomica ed editore.
Bambina indipendente e matura circondata da una mamma bizzarra e da uno stuolo di governanti- cuoche calde e affettuose. Ruth, assistente curiosa delle cuoche di famiglia, sempre disponibile ad aiutare e imparare, sempre alla ricerca di un ruolo nella vita, ruolo che troverà proprio nel cibo.
Sarà una ragazza hippie aperta al mondo e alle esperienze, una cameriera pronta a recepire gli insegnamenti dei colleghi più esperti, una cuoca per gli amici e nelle cucine di ristoranti, un’insegnante, una critica gastronomica per caso. Attraverso il cibo questo viaggio l’aiuterà a capire le persone che la circondano. Il cibo può avvicinare ma può anche allontanare. Il cibo è esperienza che coinvolge ogni senso.
Ecco Ruth bambina alla sontuosa tavola della sua ricca compagna di scuola.
“Affondai il mio cucchiaio in quel liquido denso e me lo portai alla bocca.. Già dal primo assaggio seppi che non avevo mai davvero mangiato prima di allora. Il sapore iniziale era di carota, seguito da quello di panna, burro, un po’ di noce moscata. Ma quando ebbi deglutito sentii la bocca e la gola interamente pervase dall’eco di un ricco brodo di pollo. Ne presi un’altra cucchiaiata e tutto ricominciò da capo. Mangiai trasognata”
e ancora
“Era solo un filetto di bue, ma non avevo mai assaggiato nulla di simile all’intingolo che lo accompagnava: un misto di vino rosso, midollo, burro, erbe e funghi. Era come l’autunno distillato in un cucchiaio”
E gli altri personaggi della storia?
Alice, la governante caraibica, generosa e accogliente, pronta a offrire la sua sapienza culinaria e la sua esperienza di vita.
La governante nobile sig.ra Peavey, cameriera corpulenta dai modi patrizi, donna energica, conoscitrice di 3 lingue, un passato da frequentatrice di salotti eleganti, un presente da cuoca provetta in casa Reichl.
Zia Birdy, nonna acquisita, famosa per l’insalata di patate, l’unica cosa che avesse mai cucinato.
E la mamma, donna bizzarra, sempre pronta a entusiasmarsi per una nuova idea, una nuova attività, un nuovo cibo, sempre pronta a sperimentare. La “regina della muffa”.  Una donna da tenere sempre lontana dai fornelli.
Sullo sfondo le figure maschili. Il padre e il marito pronti ad assecondare la forza, la determinazione, la passione delle loro compagne.
Alla fine al lettore non rimane che mettersi ai fornelli per eseguire le ricette che compaiono qua e là nel libro e  prepararsi alla lettura dei due successivi capitoli  “Confortatemi con le mele” e “Aglio e zaffiri”.
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Sul lago dorato: la torta al limone

07 martedì Ott 2014

Posted by stefaniabuc in Colazioni, Dolci, Libri dolci e salati

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Tag

Aimee Bender, burro, crema al limone, farina, fecola di patate, lievito, limoni, pasta frolla, Uova, zucchero

torta 4 cut

Un dolce composto da preparare in varie fasi.
La base di frolla, la crema al limone, la meringa dorata.
Una  preparazione un po’ lunga ma una cottura abbastanza rapida.

Ingredienti
PASTA FROLLA
1 uovo intero
100 gr zucchero
100 gr burro
200 gr farina
1 cucchiaino di lievito per dolci

CREMA AL LIMONE
3 tuorli d’uovo
150 gr zucchero
250 gr acqua
succo di 3 limoni
scorza grattugiata
30 gr fecola di patate
30 gr burro

MERINGA
3 albumi
100 gr zucchero

Unite gli ingredienti per la pasta frolla (uova, burro, farina, lievito, zucchero) e impastate fino a ottenere un panetto liscio. Lasciatelo riposare in frigo per 30 minuti.
Imburrate una teglia per dolci. Stendete la pasta sul fondo e sui bordi. Bucherellatela e cuocete in forno a 170° per 10/15 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare.
Preparate la crema. In un tegame unite i tuorli, lo zucchero e un po’ d’acqua. Lavorateli col frullino. Aggiungete la fecola, il succo, la scorza dei limoni e il resto dell’acqua. Mettete sul fuoco e portate a bollore lentamente.
A fine cottura spegnete il fuoco e aggiungete il burro alla crema ancora calda. Mescolate fino a scioglierlo completamente.
Versate la crema sulla base di pasta frolla già pronta.
E’ arrivato il momento di preparate la meringa.
Sbattete a neve fermissima gli albumi. Aggiungete lo zucchero  e sbattete ancora qualche istante. Versate la meringa sulla crema e pareggiate la superficie.
Mettete di nuovo il dolce nel forno per qualche minuto fino a far diventare la superficie dorata.
La torta al limone ora è pronta! Continua a leggere →

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Mangiare con gli occhi

19 sabato Lug 2014

Posted by stefaniabuc in Libri dolci e salati

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Alice, cibo, Dinah Fried, foto, Gasby, letteratura

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Il cibo non si apprezza solo con il palato!
Quanto conta una bella tavola, la disposizione del cibo, il set in cui il cibo vive?
Cosa mangiavano Jay Gasby, Oliver Twist, Robinson Crusoe, Gregor Samsa, Lemuel Gulliver, Holden Caulfield, Emma Bovary, la piccola Alice?

E’ questa curiosità che deve aver ispirato Dinah Fried, designer e art director newyorkese, autrice del libro
fotografico  “Fictitious Dishes: An Album of Literature’s Most Memorable Meals”.
Un libro interessante per gli amanti della grande letteratura e del cibo più o meno elaborato.

Dinah Fried  celebra fotograficamente a modo suo alcuni scrittori classici e contemporanei.
Immagini, descrizioni dei pasti e dei gusti dei personaggi letterari. Curiosità sui cibi descritti. Aneddoti sulle preferenze culinarie degli scrittori. Interpretazione della tradizione culinaria delle epoche in cui i romanzi scelti sono ambientati.

“Sulle tavole dei rinfreschi, guarnite di antipasti scintillanti, i saporiti prosciutti al forno si accatastavano, coperti da insalate dai disegni arlecchineschi insieme a porcellini e tacchini ripieni, trasformati come per magia in oro cupo”
(Il grande Gasby)

“Bevi un po’ di vino. Disse la Lepre Marzolina in un tono incoraggiante. Alice guardò sul tavolo ma non c’era niente, tranne il tè” (Alice nel paese delle meraviglie)

Volete scoprire altre foto e altri autori? Li trovate qui.

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I piaceri della tavola del Commissario Maigret

05 martedì Nov 2013

Posted by stefaniabuc in Libri dolci e salati, Primi

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Tag

cipolla, George Simenon, Jules Maigret, zuppa


Non è un segreto che il commissario Maigret fosse sensibile ai piaceri della tavola. Amava i cibi semplici e gustosi, quelli cucinati dalla gente di campagna, dai pescatori, dalle semplici famiglie della periferia parigina, quelli apprezzati nelle brasserie e nei piccoli ristoranti, quelli che lo aspettavano al suo ritorno a casa, i famosi manicaretti preparati da Madame Maigret.

Nel 1974 Robert J. Courtine, chef francese famoso e apprezzato e amico di Georges Simenon, scrive   A cena conSimenon ed il commissario Maigret. Le classiche ricette dei bistrot francesi secondo madame Maigret, una raccolta delle ricette citate nelle varie inchieste di Maigret.  Un libro apprezzato dallo stesso Simenon che ne scrisse la prefazione.
Ed ecco una delle ricette: la  ZUPPA DI CIPOLLE GRATINATA
La troviamo citata ne “L’affare Picpus” pubblicato in Francia nel 1944. Il commissario Maigret deve indagare sull’omicidio di una chiromante. Il  delitto è annunciato da un tranquillo impiegato di un’agenzia immobiliare che legge casualmente un messaggio impresso su una carta assorbente di un bar. Nel messaggio un tale, che si firma Picpus, dichiara che compirà  il delitto.

“Malgrado il temporale, la notte era calda e le vetrate della grande birreria di boulevard de Clicy erano aperte. I due uomini stavano seduti tra la sala e la terrazza. Da un lato un brulichio caldo e luminoso, l’andirivieni dei camerieri, i gruppi animati che cenavano all’uscita di uno spettacolo; dall’altro i tavoli deserti sotto i tendoni gonfi d’acqua; (…) I due uomini avevano mangiato zuppa di cipolle gratinate e il cameriere, dopo aver posato davanti a loro un abbondantissimo piatto di crauti e salsicce, portava già altri due bicchieri di birra. Il vecchio non perdeva un boccone, né un odore, né un secondo di quell’ora unica.(…) La zuppa di cipolle, i crauti gli davano letteralmente l’estasi.”

La ricetta della zuppa è per 4 persone:
gr. 500 di cipolle
gr. 40 di burro o strutto
gr. 20 di farina
1 litro di brodo di carne
gr. 150 di groviera grattugiato
2 uova
8 fette di pane raffermo
10 cl. di madera
sale e pepe

Far soffriggere dolcemente nel burro o nello strutto le cipolle tagliate a fettine. Spolverizzare poi con un cucchiaio di farina e, mescolando con un cucchiaio di legno, lasciar rosolare il composto. Bagnare quindi con il brodo di carne, condire con il sale e il pepe e far bollire per 30 minuti.
A parte far dorare con il burro delle fette sottili di pane raffermo. In una pentola di terracotta versare sul fondo la metà del madera. Disporre a strati le fettine di pane alternandole con groviera grattugiato, avendo cura di terminare in superficie con il formaggio grattugiato.
Battere due uova in una ciotola con il madera rimanente e versare il tutto, mescolando bene, nel brodo bollente.
Mettere il brodo nella pentola e passare sotto al grill del forno per gratinare in superficie.

Non siete ancora soddisfatti? Avete molte ore a disposizione e pazienza da vendere?
Leggete  allora la ricetta del Souffle del Terranova.
La troviamo citata in Al convegno dei Terranova, uno dei primi casi del commissario, che in questa inchiesta si reca con la moglie a Fécamp, una cittadina di mare sullo stretto della Manica. Qui è stato ucciso il capitano di un piccolo naviglio.
Al loro arrivo i coniugi Maigret si avviano per la cena all’osteria del porto che si chiama proprio Convegno dei Terranova e dà il titolo all’inchiesta.
Il Souffle’ del Terranova è un piatto a base di baccalà e Courtine ce lo racconta.

Volete saperne di più su Simenon e sul suo lavoro di scrittore? Ecco

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