Tag

, , ,

spada all'arancia

Finora non abbiamo parlato di pesce.
Eccomi pronta a rimediare con una ricetta a base di pesce spada.
Una leggenda ci racconta l’origine del suo strano “becco”.
I Mirmidoni, antico popolo della Tessaglia e protagonista della guerra di Troia, dopo l’uccisione del loro re Achille sfidarono i Troiani. Questi, però, fuggirono per evitare rappresaglie. A quel punto i Mirmidoni, furiosi per non aver raggiunto il loro obiettivo, si lasciarono annegare. Per ricordare questo gesto eroico e folle la dea marina Tetide li tramutò in pesci dal lungo rostro che ricordava le armi usate in battaglia.

La pesca del pesce spada avviene seguendo un percorso preciso legato molto probabilmente a questa leggenda. I pescatori calabresi e siciliani, quando avvistano il pesce, instaurano con lui un dialogo, in una lingua ricca di influenze greche. E’ tradizione che il marinaio, quando la barca si avvicina al pesce spada, gli parli sussurrando
mamassu di pasanu / paletta di pasanu /
majassu di stignela / paletta di paenu palé /
palé castagneta /mancata stigneta. /
Pro nastu vardu pressa da visu, e da terra.
(Giuseppe Pitrè – studioso di tradizioni popolari)
In questo modo magicamente il pesce spada si avvicina alla barca e a quel punto il gruppo dei pescatori, organizzati con ruoli precisi, provvede alla cattura.

La mia ricetta
PESCE SPADA ALL’ARANCIA

Ingredienti
4 fette di pesce spada da circa 150 gr. l’uno
2 arance
farina, olio, sale

Infarinate le fette di pesce spada.
Sbucciate le arance e tagliate a striscioline la buccia.
Spremetele e filtrate il succo.
Mettete in padella olio e sale. Friggete il pesce da entrambi i lati per circa 5 minuti. Aggiungete poi le arance spremute e le bucce. Cuocere altri 10 minuti. Servite caldo.

Qualche suggerimento.
Quando acquistate il pesce spada scegliete i tranci dalla carne compatta, di colore rosa e priva di striature rosse. Per verificarne la freschezza basta premere un dito sulla carne. Perché il pesce sia fresco non deve rimanere l’impronta.
Osservate anche la carne ai lati della vertebra:  è importante che ci siano delle righe di colore scuro che devono formare una X. Solo questo può darci la garanzia che il pesce venduto sia veramente pesce spada e non altro pesce di taglia analoga.
Non cuocetelo troppo a lungo. Con una lunga cottura la carne diventa dura e legnosa.
E’ un alimento ricco di proteine, vitamina B12, B6, niacina, fosforo e selenio. Non bisogna esagerare, però! Il pesce spada, come il tonno, è un alimento che, se consumato in quantità elevate, può diventare tossico per la presenza di mercurio nelle sue carni.

Per concludere una nota musicale. Ricordate la canzone di Domenico Modugno  “Lu Pisci spada”?

 

Pubblicità