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Finora non abbiamo parlato di pesce.
Eccomi pronta a rimediare con una ricetta a base di pesce spada.
Una leggenda ci racconta l’origine del suo strano “becco”.
I Mirmidoni, antico popolo della Tessaglia e protagonista della guerra di Troia, dopo l’uccisione del loro re Achille sfidarono i Troiani. Questi, però, fuggirono per evitare rappresaglie. A quel punto i Mirmidoni, furiosi per non aver raggiunto il loro obiettivo, si lasciarono annegare. Per ricordare questo gesto eroico e folle la dea marina Tetide li tramutò in pesci dal lungo rostro che ricordava le armi usate in battaglia.
La pesca del pesce spada avviene seguendo un percorso preciso legato molto probabilmente a questa leggenda. I pescatori calabresi e siciliani, quando avvistano il pesce, instaurano con lui un dialogo, in una lingua ricca di influenze greche. E’ tradizione che il marinaio, quando la barca si avvicina al pesce spada, gli parli sussurrando
mamassu di pasanu / paletta di pasanu /
majassu di stignela / paletta di paenu palé /
palé castagneta /mancata stigneta. /
Pro nastu vardu pressa da visu, e da terra.
(Giuseppe Pitrè – studioso di tradizioni popolari)
In questo modo magicamente il pesce spada si avvicina alla barca e a quel punto il gruppo dei pescatori, organizzati con ruoli precisi, provvede alla cattura.
La mia ricetta
PESCE SPADA ALL’ARANCIA Continua a leggere