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“C’era una volta una vecchina piccola piccola e un vecchino piccolo piccolo che vivevano in una vecchia casa piccola piccola nel bel mezzo di una foresta. I due sarebbero stati davvero la coppia più felice del mondo se non fosse stato per un piccolo particolare: non avevano figli.
Un giorno la vecchina decise di cuocere del pan di zenzero e tagliò una formina con le sembianze di un omino.
Dopo un po’, volendo vedere a che punto fosse la cottura, si chinò sul forno. Ma quando la porticina fu aperta, ne saltò fuori un piccolo omino di pan di zenzero che iniziò a correre quanto più veloce poteva.
La vecchina chiamò allora suo marito e insieme gli corsero dietro, ma senza riuscire a catturarlo.
Molto presto l’Omino di Zenzero passò accanto a un granaio pieno di contadini e mentre correva gridò loro:
“Sono scappato dalla vecchina piccola piccola,
dal vecchio piccolo, piccolo
e ora posso scappare anche da voi. Si che posso!”
In risposta tutti i contadini si gettarono all’inseguimento, ma senza riuscire ad afferrarlo. Molto presto l’Omino di Pan di Zenzero si ritrovò a passare accanto a un campo pieno di gente che mieteva e mentre correva gridò loro:
“Sono scappato dalla vecchina piccola piccola,
dal vecchio piccolo, piccolo,
da un granaio pieno di contadini
e ora posso scappare anche da voi. Si che posso!”
Allora tutta la gente che falciava si gettò all’inseguimento, ma senza riuscire ad afferrarlo. Molto presto l’Omino di Pan di Zenzero si ritrovò a passare accanto a una mucca e mentre correva le gridò:
“Sono scappato dalla vecchina piccola piccola,
dal vecchio piccolo, piccolo,
da un granaio pieno di contadini,
da un campo pieno di falciatori
e ora posso scappare anche da te. Si che posso!”
Ma sebbene la mucca si fosse subito gettata all’inseguimento non riuscì ad afferrarlo. Così molto presto l’Omino di Pan di Zenzero si ritrovò a passare accanto a un maiale e mentre correva gli gridò:
“Sono scappato dalla vecchina piccola piccola,
dal vecchio piccolo, piccolo,
da un granaio pieno di contadini,
da un campo pieno di falciatori,
da una mucca,
e ora posso scappare anche da te. Si che posso!”
Ma sebbene il maiale si fosse subito gettato all’inseguimento non riuscì ad afferrarlo. Così molto presto l’Omino di Pan di Zenzero si ritrovò a passare accanto a una volpe e mentre correva gli gridò:
“Sono scappato dalla vecchina piccola piccola,
dal vecchio piccolo, piccolo,
da un granaio pieno di contadini,
da un campo pieno di falciatori,
da una mucca,
da un maiale,
e ora posso scappare anche da te. Si che posso!”

Scappò finchè arrivò ad un fiume.
La volpe che lo aveva raggiunto disse :”Scappa quanto ti pare. Io non ti rincorrerò più ma mi piacerebbe farti una domanda.”
L’Omino di Pan di Zenzero disse “Cosa?”
La volpe disse, “Come pensi che farai ad attraversare il fiume senza bagnarti? Io penso che se ti bagnerai ti scioglierai. Non credi?”
L’Omino di Pan di Zenzero non disse nulla, ma guardò il fiume pensieroso.
La volpe disse, “Volevo attraversare il fiume a nuoto proprio adesso. Se vuoi, potresti montare sulla mia coda.”
L’Omino di Pan di Zenzero disse “D’accordo” e si aggrappò alla coda della volpe. La volpe cominciò ad entrare nell’ acqua.
“Oh, piccolo Omino di Pan di Zenzero. L’acqua sta diventando piuttosto profonda. Ho paura che tu ti bagni.  Perché non ti arrampichi sulla mia groppa?” L’Omino di Pan di Zenzero guardò e disse “Accidenti, l’acqua sta diventando davvero piuttosto profonda” e si arrampicò sulla groppa della volpe.
Dopo qualche passo ancora, la volpe disse “Oh, piccolo Omino di Pan di Zenzero, l’acqua sta diventando ancora più profonda. Ho paura che tu ti bagni. Perché non ti arrampichi sul mio collo?” L’Omino di Pan di Zenzero guardò e disse, “Accidenti l’acqua è davvero profonda” e si arrampicò sul collo della volpe.
Dopo qualche passo ancora, la volpe disse “Oh, piccolo Omino di Pan di Zenzero, l’acqua sta diventando sempre più profonda. Ho paura che tu ti bagni. Perché non ti arrampichi sulla mia testa?” L’Omino di Pan di Zenzero guardò e disse “Accidenti, l’acqua sta diventando davvero molto profonda” e si arrampicò sulla testa della volpe.
Dopo qualche passo ancora, la volpe disse “Oh, piccolo Omino di Pan di Zenzero, l’acqua sta diventando davvero molto profonda, ho paura che tu ti bagni. Perché non ti arrampichi sul mio naso?”. L’Omino di Pan di Zenzero guardò e disse “Accidenti, l’acqua è davvero molto profonda”, e si arrampicò sul naso della volpe.
Quella spalancò allora le fauci e fece GNAMMM!
Quella fu la fine dell’Omino di Pan di Zenzero”.

Questa storia , “The Gingerbread Man”, è stata pubblicata a puntate in America per la prima volta  nel 1875 sul  “St. Nicholas Magazine”, un giornalino popolare per ragazzi. Il racconto, indirizzato ai bambini, contribuì ad ampliare la popolarità di questo biscotto che arrivò in America dal Nord Europa. L’Omino di Pan di Zenzero raggiunse la sua massima popolarità nel xvi secolo soprattutto in Germania e in particolare nella città di Norimberga, dove il business del pan di zenzero divenne talmente importante che solo una determinata corporazione di fornai specializzati era autorizzata a realizzare questi dolcetti.
Io gli OMINI DI ZENZERO li preparo semplicemente così:
Ingredienti
100 gr. di zucchero di canna
125 gr. di burro
110 gr. di miele
330 gr di farina
1 cucchiaino di zenzero
bicarbonato
1 albume d’uovo e 100 gr di zucchero a velo per decorare
Preparazione
Sbattete il burro ammorbidito con lo zucchero. Poi aggiungete la farina, il miele, lo zenzero e il bicarbonato. Lavorate fino a ottenere un impasto elastico e liscio. Lasciate riposare in frigorifero l’impasto avvolto nella pellicola, finché non si è un po’ indurito. Stendetelo con il mattarello tra due fogli di carta da forno e con un coltellino affilato intagliate nella pasta la forma degli omini di zenzero, oppure più semplicemente usate le formine per la stessa operazione. Preparate la glassa sbattendo a neve l’albume dell’uovo e poi aggiungendo lo  zucchero a velo.  Continuate a mescolate gli ingredienti in modo da ottenere un composto denso e appiccicoso. Con uno stuzzicadenti intinto nella glassa disegnate la faccia, i bottoni e le mani degli omini. In alternativa usate i confetti colorati per decorare.
Infornate a 180° per 10 minuti circa.

BUON NATALE!